Il territorio

Situato in bella posizione sulla fascia pedemontana dell'Altopiano di Asiago

Descrizione

Situato in bella posizione sulla fascia pedemontana dell’Altopiano di Asiago, fra l’Astico e il Brenta, il territorio del Comune di Pianezze si estende parte in collina e parte in pianura.

Abitanti al 31.12.2008:
n. 2.066

Altitudine:
184 m. s.l.m.

Patrono: San Lorenzo martire morto sulla graticola nell’anno 258 al tempo di papa Sisto II. La festa, il 10 agosto, è celebrata con una tradizionale sagra paesana.


Il dolce arrivare:

Pianezze è una tappa della “Strada della Ciliegia” che da Marostica porta a Molvena, Villa, Mure, Mason Vicentino, S. Giorgio e Breganze. Il percorso ideato dalla Comunità Montana Dall’Astico al Brenta, all’interno del progetto “Leader II”, mostra al turista le dolci colline che nel mese di aprile, momento della fioritura dei ciliegi, diventano uno spettacolo della natura. Da metà maggio il bianco dei fiori viene sostituito dal rosso delle ciliegie esposte nei numerosi chioschi lungo le vie e nelle tradizionali sagre di Pianezze, Marostica e Mason Vicentino.


Le buone pratiche

Irrigazione collinare:

Il progetto certamente più significativo realizzato a Pianezze è quello dell’irrigazione collinare. Si tratta di un imponente intervento per portare l’acqua ad una zona di circa 230 ettari, di cui 200 in collina, con sistemi irrigui a pioggia e a spruzzo. Tale progetto prevede la salvaguardia di un ambiente che presenta caratteristiche paesaggistiche di notevole bellezza, oltre che di importanza economica, poiché vi si praticano colture altamente specializzate come quella della ciliegia IGP, della vite e dell’ulivo. Il progetto, a cura del Consorzio di Bonifica Pedemontano Brenta, riguarda un ambito territoriale che comprende i Comuni di Bassano, Marostica, Pianezze, Molvena e Mason Vic., ed è finanziato dalla Regione, con il sostegno e la partecipazione delle Amministrazioni Comunali.

La presenza costante dell’acqua concorrerà alla valorizzazione della produzione agricola e alla salvaguardia delle nostre colline, mettendole al riparo dal rischio di abbandono.

 

Ripristino dei sentieri:

Nel 1996 l’Amministrazione Comunale, in collaborazione con le insegnanti della Scuola Elementare e l’Associazione Alpini di Pianezze, studiò un progetto di creazione di un itinerario didattico lungo i vecchi sentieri del paese. L’iniziativa (che ottenne un cospicuo contributo da parte della Provincia di Vicenza) permise di ripristinare antiche vie di comunicazione, rese impercorribili dalla vegetazione. Il percorso viene costantemente tenuto in ordine da un gruppo di volontari, coadiuvati dal Comune.

 

Pubblicazione del libro su Pianezze:

Una particolare attenzione è stata dedicata alla “memoria” storica. Mancava infatti completamente uno studio specifico sulla storia del territorio di Pianezze, che, pur nominato in numerosi testi importanti, appariva sempre all’ombra delle vicende di Marostica. Nel 1998 l’Amministrazione Comunale decise di finanziare una ricerca storica, che si concretizzò nel libro di 511pagine: “Pianezze. Storia di una comunità e del suo territorio” di Giordano Dellai e Giuseppe Antonio Muraro, edito dall’Editrice Veneta di Vicenza.


Da visitare:

  • CHIESA PARROCCHIALE DI SAN LORENZO Piazza IV Novembre
  • CHIESA DI SAN NICOLO’ Via San Nicolò
  • ORATORIO DEI SS. FILIPPO E GIACOMO
  • ORATORIO DI SAN LEONARDO Via Gazzo
  • SCUOLA MATERNA DON ZAMPIERI Via Roma
  • CASA RIGO Via Oldelle
  • VILLA MAROSO Via Gazzo

L’angolo del prodotto:

La coltivazione del ciliegio a Pianezze ha origini antiche e profondamente radicate nel tessuto culturale del paese. Non a caso, su una parte dello stemma del Comune è raffigurata proprio una pianta di ciliegie.
Complice della grande diffusione di questa coltura è senz’altro la posizione geografica: infatti l’area collinare su cui sorge il paese gode di una buona esposizione al sole e di una giusta ventilazione nei mesi più caldi, mentre le Prealpi vicentine offrono protezione dai venti freddi del Nord e quindi dalle gelate primaverili. Inoltre un ruolo fondamentale è svolto dal terreno di origine vulcanica, molto ricco di sostanza organica.
Sebbene l’apporto idrico sia buono, grazie alle piogge frequenti soprattutto nelle stagioni intermedie, in tempi recenti si è posto rimedio al rischio di siccità, che colpisce in particolare la zona collinare, grazie alla realizzazione di un imponente impianto di irrigazione che porta l’acqua a 230ettari di terreno.
Negli ultimi decenni la produzione cerasicola si è affermata come coltura specializzata. Si sono imposte le varietà di maggior pregio commerciale, particolarmente apprezzate dai mercati nazionali ed esteri.
Quelle tipiche del territorio di Pianezze sono la “Sandra” e la “Francese”(“Bigareaux Moreaux” e “Bigareaux Burlat”), entrambe estremamente precoci, sono le prime ad essere commercializzate.
La varietà “Sandra” è stata scoperta casualmente proprio a Pianezze, come racconta Luigi Bertollo, figlio dello scopritore:
“Nel lontano maggio del 1920 mio padre, Alessandro Bertollo, detto Germanio Sandro, quando aveva 12 anni e abitava a Pianezze, passeggiando nel bosco di mio nonno, si accorse che tra i cespugli c’era un alberello, alto poco più di un metro, con alcune ciliegie già belle mature, mentre i frutti degli altri ciliegi erano ancora molto acerbi. Ne mangiò un paio e raccolse le altre per portarle a casa. Invece non riuscì a mostrare ai familiari quelle primizie, perché, spinto dalla gola, se le mangiò tutte cammin facendo.
Dopo un paio d’anni, mio nonno decise di disboscare del terreno per realizzare un nuovo ciliegeto.
Mio padre, che lo stava aiutando in quel lavoro, riconosciuto l’alberello di quelle ciliegie precoci, lo convinse a non tagliarlo.
Siccome per alcuni anni non diede frutti, qualcuno in famiglia pensava di innestarlo, ma mio padre si oppose.
Quando finalmente l’albero produsse un bel cesto di ciliegie che lui raccolse e andò a vendere al mercato di Bassano del Grappa, tutti i commercianti rimasero sbalorditi nel vedere questo frutto già maturo: si chiedevano da dove venisse e soprattutto di quale varietà fosse.
Mio padre allora raccontò la sua scoperta.
Uno dei commercianti ad un certo punto, sentendo che il soprannome della mia famiglia era “Sandri” esclamò: “Bene, vuol dire che queste ciliegie le chiameremo Sandre!”. Il nome piacque a tutti. Ritornato a casa dal mercato Alessandro consegnò ai genitori i soldi guadagnati e raccontò la meraviglia che quelle ciliegie avevano suscitato.
In seguito, mio padre venne insignito del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana il 27/12/1969 dall’allora Presidente Giuseppe Saragat. Inoltre, su iniziativa del locale Circolo A.C.L.I. il 23 maggio 1971, mentre era sindaco di Pianezze la maestra Edvige Gera, e con la collaborazione del Club 3P (dal motto dei Giovani Agricoltori Italiani: “Provare, Produrre e Progredire”) venne inaugurata la “1° Mostra della Ciliegia Sandra”, proprio allo scopo di far conoscere e diffondere questa varietà. (…)
Devo dire che nella mia famiglia la coltivazione del ciliegio è una vera passione. Mio zio Camillo Bertollo per esempio, assieme ad altri del paese come Lino e Giovanni Bertollo e Amedeo Baron Toaldo, pure emigrati in Francia, portò da quelle zone altre varietà precoci assai pregiate e ora diffuse: le “Bigareaux Moreaux” e le “Bigareaux Burlat”.

(tratto da “La scoperta della Sandra a Pianezze” di Ornella Minuzzo, in La ciliegia di Marostica IGP):

Da allora la ciliegia “Sandra” si diffuse in tutta la zona, sempre molto richiesta dal mercato per le sue qualità: precoce, grossa, succosa, dalla polpa abbastanza soda e poco aderente al nocciolo.
Proprio allo scopo di far conoscere e diffondere questa varietà, su iniziativa del locale Circolo A.C.L.I. e con la collaborazione del Club 3P (dal motto dei Giovani Agricoltori Italiani: “Provare, Produrre e Progredire”), il23 maggio 1971 venne organizzata la “1ª Festa della Ciliegia Sandra”.
Da allora la Festa, arrivata nel 2004 alla 34ª edizione, si effettua la penultima domenica di maggio, prima della Sagra delle Ciliegie di Marostica e della Mostra-mercato delle ciliegie di Mason.

Con la pubblicazione del Disciplinare di Produzione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana nel 2000 e sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea nel 2001, la Ciliegia di Marostica ha ottenuto la certificazione della qualità grazie al conferimento del marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta).
Tale importante obiettivo è stato raggiunto grazie alla volontà e alla collaborazione del Consorzio Ortofrutticolo di Mason Vicentino, che si è fatto promotore dell’iniziativa, della Coldiretti, del Centro Quadrifoglio, dei Comuni interessati (Salcedo, Fara Vicentina, Breganze, Mason Vic., Molvena, Pianezze, Marostica, Bassano, limitatamente alla destra del Brenta, Schiavon, limitatamente ad alcune zone) della Comunità Montana Dall’Astico al Brenta, della Provincia di Vicenza, della Camera di Commercio di Vicenza, dell’Azienda Speciale Vicenza Qualità e della Regione Veneto.
L’indicazione geografica protetta garantisce la qualità dei prodotti e il rispetto delle procedure produttive, sia a tutela dei coltivatori contro la concorrenza sleale, sia a tutela dei consumatori.
La denominazione “Ciliegia di Marostica” designa i frutti ottenuti dalla coltivazione delle seguenti varietà:
– Precocissime: “Sandra” e “Francese”, quest’ultima ascrivibile alla varietà “Bigareaux”, “Moreaux” e “Burlat”;
– Medio precoce: “Roana” e il durone precoce “Romana”;
– Tardive duracine: “Milanese”, “Durone Rosso” e “Bella Italia”
– “Sandra Tardiva”

e inoltre le varietà: “Van”, “Giorgia”, “Ferrovia”, “Durone Nero I”, “DuroneNero II”, “Mora di Cazzano”, “Ulster”.

Per quanto riguarda l’ambiente di coltivazione e la tecnica colturale, il disciplinare (?) detta alcune disposizioni da seguire durante le varie fasi:

– Preparazione del terreno: dovrà essere eseguita con idonea lavorazione della superficie interessata. E’ obbligatoria l’effettuazione di analisi chimico-fisiche dal terreno oggetto d’impianto.
– Impianto: viene ammesso esclusivamente l’impiego di astoni innestatisu Prunus Avium. E’ ammesso l’uso sia di astoni innestati con le varierà prima elencate, sia l’innesto a dimora del selvatico con le varietà medesime.
– Forma di allevamento: sono ammesse tutte le forme di allevamento, sia in volume che in parete.
” Consociazione vegetale: la distribuzione delle varietà nell’impianto dovrà essere rapportata all’epoca di fioritura e di maturazione delle stesse, predisponendo nuovi impianti per blocchi varietali omogenei per epoca di fioritura e maturazione delle varietà comprese in uno stesso blocco varietale odi consociazione varietale.
– Difesa fitosanitaria: allo scopo di salvaguardare e tutelare il patrimonio apistico locale, sono rigorosamente vietati gli interventi durante la fase della fioritura. La difesa fitosanitaria dovrà comunque essere attuata secondo i criteri della difesa integrata.
– Raccolta e condizionamento: la raccolta deve essere effettuata a mano; già in azienda le ciliegie devono essere sottoposte a cernita per eliminare i frutti di scarto e con pezzatura insufficiente. Fino al momento della commercializzazione, i frutti devono essere mantenuti in luoghi freschi e ombreggiati per evitare perdite di qualità e conservabilità. Qualora non venisse effettuata una commercializzazione della produzione nell’arco delle 48ore, i frutti dovranno essere sottoposti a raffreddamento anche con la tecnica dell’idrocooling.

L’organismo che ha titolo per la gestione del marchio IGP è il Consorzio Ortofrutticolo di Mason Vicentino. Nato circa 40 anni fa per volontà dei comuni che attualmente ricadono nella zona di produzione della Ciliegia di Marostica, ha lo scopo di gestire al meglio il mercato ortofrutticolo e in particolare di fare attività di promozione per le ciliegie. Vi aderiscono più di 700 soci che sono, per lo più, piccoli e medi produttori.
I coltivatori sono inoltre collegati tra loro attraverso i gruppi di base della Federazione Coldiretti (associazione professionale e sindacale di categoria),che fornisce assistenza tecnica ai coltivatori della nostra zona, mentre l’Istituto Fitopatologico di Vicenza segue la lotta fito-sanitaria.
La posizione riparata e il clima mite favoriscono numerose colture da cui si ricavano prodotti tipici. In primo luogo senz’altro le ciliegie, che si prestano alla preparazione di numerosi piatti, tra cui il risotto con le ciliegie, la torta con yogurt e ciliegie e alcuni liquori. Infatti sono rinomate le ciliegie sotto grappa, che uniscono la squisitezza di un frutto straordinario alla bontà di un liquore tipico della zona. Non mancano altri tipi di frutta, con i quali si preparano squisite marmellate e crostate. I piatti sono quelli tipici della tradizione locale: i famosi risi e bisi (risotto con i piselli), i fagioli in salsa, il pollo in umido, piatto che si gustava in occasione della Sagra di San Lorenzo, il coniglio disossato, cotto secondo antiche ricette. Dal mondo della produzione agricola derivano altri alimenti di produzione locale: l’olio extravergine di oliva, i salumi, in particolare la “sopressa” e il miele.

Le ricette:

Risotto con le ciliegie (Agriturismo Dai Sandri)

Torta con yogurt e ciliegie (Agriturismo All’Olivo)

Ultimo aggiornamento: 06/02/2024, 10:49

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito? 1/2
Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?1/2
Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2
Inserire massimo 200 caratteri